Autore: Michele Angelo Foglia Data Aggiornamento: 19 Maggio 2021 Data Pubblicazione: 30 Ottobre 2020 Pubblicato in: ARCHIVIO |SOCIAL MEDIA |WEB MARKETING | Tag: , , , , Tempo di Lettura: 54 minuti

Social Media Strategy, ovvero “strategia sui social media”. Quanto sono importanti i social nel 2020? Tanto. Quanto sono importanti i social per le aziende? Tantissimo. Per questo, Ingematic è pronta ad illustrarti tutti i consigli per avviare una strategia social vincente.

Social Media e Utenti: quanto li usiamo?

Prima di entrare nel vivo della nostra guida, analizziamo prima di tutto alcuni dati riguardanti proprio i social media.
Grazie al “digital report 2020 di wearesocial“, infatti, sappiamo che, a livello globale, su una popolazione mondiale di 7.75 miliardi, 4.54 miliardi di persone sono connesse ad internet, 5.19 miliardi sono utenti mobile e ben 3.80 miliardi di cittadini utilizzano i social media (aumentati del 9% rispetto al 2019). Facendo pertanto una media percentuale, si evince come il 55% della popolazione mondiale siano utenti mobile, web e social.

Social nel mondo, dati statistici 2020 - Blog Ingematic - social media

Stato dei social nel mondo nel 2020 (fonte: “Digital report 2020” – wearesocial.com)

Sempre con riferimento ai social, il report indica che gli accessi ai social sono aumentati del 2,4%, portando al 99% la percentuale degli utenti che accede direttamente da mobile, confermando l’importanza del “mobile first”.

I Social nel Mondo

Questi dati ci mostrano un mondo continuamente connesso e sempre online. A rafforzare questa tesi, vi sono gli altri dati sui singoli social utilizzati globalmente.
Le prime tre posizioni sono conquistate da Facebook, YouTube e WhatsApp, che registrano rispettivamente ben 2.449 milioni, 2.000 milioni e 1.600 milioni di utenti.
Li seguono in quarta e quinta posizione WeChat e Instagram, che hanno rispettivamente 1.000 e 800 milioni di utenti attivi.

Social più utilizzati nel mondo, dati statistici grafico - blog Ingematic - social media

Social più usati nel Mondo nel 2020 (Fonte: “Digital report 2020” di wearesocial.com)

I Social in Italia

Dovendo parlare della nostra Nazione, i dati confermano mediamente questa tendenza. Infatti, su 60 milioni di cittadini, gli utenti mobile sono ben 80.40 milioni (133%), con 49.48 milioni di utenti web (82%) e 35 milioni di utenti social media (58%).

Social in Italia, dati statistici grafico - blog Ingematic

Stato dei social in Italia nel 2020 (Fonte: “Digital report 2020” di wearesocial.com)

Inutile dire quanto in Italia si amino i device mobili, tanto da superare addirittura, da superare come percentuale, il valore a livello mondiale di un 9%. Questo significa ovviamente che ogni singolo utente ha a disposizione più di un dispositivo con il quale connettersi ai social e al web.

Quanto Tempo stiamo sui Social?

Questi dati, portano a chiederci: quanto tempo passiamo noi Italiani sui social? Non poco, se vediamo i dati dello stesso report di wearesocial.
Partiamo con l’utilizzo del mezzo di connessione più diffuso: internet. Sul web, gli utenti sono connessi per 6 ore circa al giorno. Seguono la TV, con circa 3 ore di utilizzo medio, ed i social con quasi 2 ore di utilizzo quotidiano. Musica e video game sono in quarta e quinta posizione, registrando rispettivamente 1 ora di ascolto e 49 minuti di videogiochi.

Come si comporta il resto del Mondo, rispetto alla nostra Nazione? Stando sempre ai dati del “Digital report 2020“, nel Mondo gli utenti sono connessi quotidianamente sul web per 6 ore e 43 minuti, sui social 2 ore e 24 minuti, guardando TV (ormai sempre più “smart”) 3 ore e 18 minuti, ascoltando musica 1 ora e 26 minuti, e videogiocando per 1 ora e 10 minuti. Tutto questo tempo indica la grande quantità di fruizione dei contenuti dai social media, il punto successivo di questa analisi introduttiva.

Tempo di connessione quotidiano, In Italia e nel Mondo, dati statistici 2020 - Blog Ingematic - social media

Tempo di connessione quotidiano, in Italia e nel Mondo, nel 2020 (fonte: “Digital report 2020” – wearesocial.com)

Quali Social utilizziamo di più?

Confrontando i dati dei social più utilizzati, possiamo notare quanto tendenzialmente si avvicinino con i dati di utilizzo globale. Per questo, vediamo la presenza di YouTube in prima posizione con un utilizzo dell’88%. Seguono WhatsApp (83%) e poi i social Facebook e Instagram (rispettivamente con l’80% ed il 64% di utilizzo). Fanalini di coda sono Messenger con il 34% (che ora dovrebbe includere la messaggistica privata di Facebook e Instagram), Twitter con il 34% e LinkedIn con il 31%. Ultimo è TikTok, il social dei millennials, con un 11 percento di utilizzo.

Social media più usati, grafico dati Italia - Blog Ingematic - social media

I social media più utilizzati in Italia (Fonte: “Digital report 2020” di wearesocial.com)

Anche in questo caso, possiamo quindi affermare quanto l’utilizzo di internet e dei social sia ormai capillare e diffuso. Aspetto, quest’ultimo, che ci porta alla considerazione successiva: quanto è utile per un’azienda essere presente sui social?
La risposta è ovvia. Qualsiasi azienda, ente, attività commerciale non può non avere un proprio profilo social di riferimento.

Perché avere una Pagina Social?

I dati che abbiamo fin qui analizzato, non sono fini a loro stessi. Se letti nel giusto modo, ci indicano diverse riflessioni.
Anzitutto, ci suggerisce quanti cittadini siano connessi stabilmente e quotidianamente soprattutto tramite smartphone. Il secondo aspetto riguarda l’aspetto più importante: la comunicazione.

Nel 2020 l’informazione e la comunicazione stessa, infatti, passano ormai per la maggior parte tramite social. Questi due aspetti, cittadini connessi e comunicazione, sono essenziali se si pensa in ottica commerciale ed aziendale. Grazie a questi strumenti comunicativi, le attività commerciali e le aziende possono raggiungere facilmente le persone, che possono potenzialmente divenire nuovi clienti.

I numeri sono in continua crescita e le aziende se ne sono accorte, comprendendo il ruolo strategico dei social nello stabilire un rapporto diretto con i clienti, praticamente in tempo reale se si pensa all’utilizzo quasi totale del dispositivo mobile, capace, se ben pianificato, di aumentare la brand awareness ed aumentare i leads.

Qui subentrano altre considerazioni: come gestire una pagina social? Tutti i social sono adatti per tutte le aziende? Come comunicare efficacemente?

La scelta di una strategia rappresenta il punto di partenza per una qualsiasi azienda che voglia comunicare online, perché solo in questo modo sarà possibile valutare le performance rispetto agli obiettivi prefissati, sfruttando le potenzialità del web ed evitando gli errori che potrebbero ledere l’immagine agli occhi del pubblico.

Ingematic è qui per rispondere a queste domande ed introdurvi nel vasto mondo della social media strategy e le sue caratteristiche.

Social Media Strategy: definizione

La Social Media Strategy rappresenta un aspetto della più generale strategia di marketing digitale, che stabilisce le giuste strategie e gli strumenti di digital marketing, occupandosi della pianificazione, gestione controllo di tutte le attività di marketing e di comunicazione che devono essere eseguite sui propri canali social ufficiali, con la finalità di riuscire a stabilire una comunicazione bidirezionale tra azienda e potenziali clienti, raggiungendo gli obiettivi definiti.

Descritto in altre parole: la social media strategy, fissati degli obiettivi chiari e misurabili, individua gli strumenti, studia e pianifica strategicamente le azioni specifiche, utili ad incrementare la visibilità dell’azienda, rafforzare e amplificare la percezione positiva del brand (brand awareness), creare community, costruire un rapporto di fiducia col pubblico target, migliorare la reputazione online, creare condivisione dei valori aziendali, il tutto tramite i canali social media. Parte essenziale della strategia, è la fase in cui si delinea il pubblico target al quale la comunicazione sarà rivolta, identificandone caratteristiche, gusti, preferenze e motivazioni che dovrebbero indurlo a seguire i nostri canali social, si decide il piano editoriale, si sceglie il tono di voce da adottare, tempi e frequenza di pubblicazione.

Si tratta di una strategia di comunicazione che deve essere integrata, coordinata e coerente, poiché la presenza su una piattaforma social dovrà tenere in considerazione ed essere allineata con quella adottata sugli altri canali, social e non solo (ad esempio il blog e il sito aziendale).

Come si può generare visibilità, in questo senso? La Social Media Strategy cerca di generare visibilità tramite azioni di interazione (engagement) e condivisione (social sharing). Se uniti e sfruttati al meglio, infatti, queste operazioni possono accrescere la notorietà di un brand oppure di un’azienda (piccola o media).

Far crescere la Social Media Audience

Grazie al social media marketing, le imprese, aziende, attività commerciali, liberi professionisti, hanno a disposizione un mezzo dalle grande potenzialità.
Ampliare la propria audience tramite Facebook, Instagram, LinkedIn, è sicuramente un grande vantaggio. Nonostante tutto non sempre è facile operare al meglio per ottenere risultati.
Proprio per questo, per attuare una Social Media Strategy efficace è essenziale adottare appunto una strategia che garantisca il raggiungimento di precisi obiettivi prefissati, e nei tempi stabiliti.

Strategia sui Social Media: Errori da Evitare

È evidente che, considerati i numeri legati al loro utilizzo e alla loro immediatezza, i social rappresentano uno strumento con enormi potenzialità, per entrare in contatto in maniera non invasiva, con gli utenti interessati ai nostri servizi o prodotti, ma proprio per questo loro grande potenziale, utilizzarli in maniera non corretta, sicuramente significherebbe perdere una enorme opportunità per l’azienda, ma nel caso peggiore potrebbe anche ledere l’immagine della stessa agli occhi dei consumatori.

Prima di approfondire le giuste azioni in ottica di Social Media Strategy, è bene sottolineare un aspetto fondamentale: non è facile impostare una Social Media Strategy né che dia risultati nell’immediato.
Come abbiamo visto in precedenza, se da un lato l’utilizzo dei social è cresciuto sia in Italia che nel Mondo, è altrettanto vero quanto tutti abbiano a disposizione questi strumenti.

Gli stessi social ci forniscono guide, ma nessuno ci spiega come pianificare una strategia di social marketing, come realizzare correttamente un piano editoriale e con quale frequenza pubblicare, come realizzare una comunicazione integrata e coerente su tutti i canali incluso il blog aziendale. Ne derivano pagine gestite in maniera poco professionale, con contenuti pubblicati in maniera discontinua, di bassa qualità sia dal punto di vista copy che per la qualità grafica.

È altresì diffusa l’opinione secondo cui gestire un profilo Instagram o una pagina Facebook sia un’operazione alla portata di tutti. Certamente è semplice “aprire” una pagina su Facebook, creare un profilo su Instagram e impostarne l’immagine o il logo, ma il difficile viene sicuramente dopo, perché ogni social ha il suo linguaggio specifico, la propria struttura di organizzazione delle informazioni, le sue regole sulle giuste dimensioni dei media utilizzati, e ogni azienda ha il suo pubblico che va intercettato con la giusta comunicazione, il giusto tono di voce e le giuste tempistiche.

Chi può fare Social Media Strategy

E’ proprio questo aspetto che Ingematic ci tiene a sottolineare: non tutti possono fare azioni di Social Media Strategy.
Perché? Anzitutto, perché vi sono dei corsi di specializzazione che formano professionisti del settore. Studiare le giuste strategie da adottare in ambito social media marketing, è ben lontano dalla semplice attivazione di un qualsiasi account.
In secondo luogo perché, all’interno di un’agenzia web strutturata, come Ingematic, esiste un reparto dedicato al social media marketing, con delle figure professionali dedicate, che grazie alla loro prepazione, competenza ed esperienza sul campo, garantiscono l’erogazione di un servizio completo, focalizzato sull’ottimizzazione e su performance garantite.

Chi non può fare Social Media Strategy

In virtù di questo, il contesto nel quale si opera è divenuto ormai sempre più impervio e pieno di disinformazione. Le guide in rete sono tante, gli stessi social ce le forniscono, ma nessuno ci spiega come definire e attuare correttamente una strategia di social marketing, come realizzare correttamente un piano editoriale e con quale frequenza pubblicare, come prestare attenzione ad una comunicazione integrata e coerente su tutti i canali incluso il blog aziendale. Ne derivano pagine gestite in maniera poco professionale, con contenuti pubblicati in maniera discontinua, di bassa qualità sia dal punto di vista copy che per la qualità grafica, senza nessuna programmazione.

Due esempi fra tutti. Se da un lato il mondo del marketing soprattutto in ottica dei social media ha “instillato” l’idea che chiunque sia in grado di gestire un profilo tanto che spesso ci si rivolge alla persona più “vicina” (da qui l’ormai stigmatizzata figura del “cugino”), dall’altra ha permesso l’ingresso in questo campo di quelli che vengono definiti come “guru del web”. Quest’ultimi, in particolare, promettono il raggiungimento di grandi risultati già nel breve termine, magari facendo leva sulla quantità dei follower dei loro profili Instagram, o peggio ancora, in alcuni casi, attingendo a servizi di vendita di pacchetti di followers, commenti e in generale interazioni, generate da bot e pertanto di nessun valore, ma capaci di penalizzare definitivamente un profilo.

Ciò che dovrebbe essere invece chiaro è che gli obiettivi di una Social Media Strategy si raggiungono con uno studio approfondito e con l’applicazione di strategie mirate. Raggiungere i “traguardi” comporta tempo e dedizione, confrontandosi con i professionisti del settore come i copywriter ed i social media manager. Fatte queste dovute premesse, possiamo addentrarci alla scoperta di un mondo apparentemente conosciuto.

Piano Editoriale Digitale: pianificazione strategica

Prima di attuare qualsiasi tipo di Social Media Strategy, per prima cosa è essenziale impostare quello che nel settore viene definito come “piano editoriale digitale”.
Conosciuto anche con l’acronimo di PED, esso è lo strumento base che accompagna la strategia da attuare sui social media in tutte le sue fasi, da quelle di base fino a quelle più avanzate.
Per ogni tipo di Social Media Strategy, la fase di avvio è quella più importante e delicata ed il PED aiuta in questo senso.
Vediamolo assieme più in dettaglio.

Competitors: Benchmark e Analisi di Mercato

Per qualsiasi tipo di attività commerciale, azienda oppure libero professionista (avvocato, dentista ecc…) che richieda l’attivazione di un profilo social, si parte dalla base. Come nel marketing convenzionale, anche per la Social Media Strategy la base è la medesima: il mercato al quali ci si riferisce. Quest’ultimo rappresenta il tessuto nel quale si muove l’attività che andremo a promuovere sui social. Per questo, ancor prima di iniziare è essenziale effettuare un’analisi di benchmark. Con essa, ci chiediamo anzitutto quale sia il mercato di riferimento. Ogni specifica attività ha il proprio. In un’analisi di mercato, possiamo comprendere il rapporto fra il territorio nel quale opera un’attività e la sua concorrenza.

Nel 2020, i competitor vi sono in tutti i settori, spesso sono tanti e magari hanno accumulato una importante esperienza, ma questo aspetto non deve spaventarci, perché con la conoscenza dei dati e la giusta strategia ogni obiettivo sarà raggiungibile. Per questo è bene evidenziare potenzialità e debolezze dei nostri competitor, per poter sfruttare quest’ultime come propri punti di forza e magari intervenendo proprio in quella “nicchia” aperta ed offerta da un potenziale concorrente. Ingematic, in questo senso, offre ai propri clienti un’analisi di mercato dettagliata esaminando nello specifico il territorio nel quale si opera e valutando le migliori azioni da seguire.

Definire gli Obiettivi

A tal proposito è bene ricordare come gli obiettivi, anche in ottica di Social Media Strategy, in visione di un piano editoriale digitale, devono essere ben chiari e definiti fin dall’inizio. Studi dimostrano che avere ben chiari gli obiettivi e quindi i risultati che si vogliono raggiungere, aumenta la probabilità di successo del 30% e fino al 40% in alcuni casi. Senza la definizione di obiettivi precisi non ci sarebbe strategia, e senza la capacità di poterli misurare non sarebbe possibile dare una valutazione al ritorno sull’investimento (ROI), parametro essenziale di qualsiasi investimento aziendale.

Ad aiutare in questo senso, viene il già noto acronimo SMART. Un obiettivo, infatti, deve corrispondere a queste cinque caratteristiche: Specificità, Misurabilità, Realizzabilità, Rilevanza, Temporalità.

Obiettivi SMART

Un obiettivo deve essere “Specifico”. La chiarezza e precisione devono essere punto cardine della Social Media Stragey. Affinché lo sia, la specificità di un obiettivo deve necessariamente corrispondere alle cinque “W” care al giornalismo: Who (chi), What (cosa), When (quando), Where (dove), Which (quale), Why (perché).

  • Chi: definire i ruoli del team nello svolgimento degli incarichi sia nel pianificare la Social Media Strategy che nell’attuare il piano editoriale digitale.
  • Cosa: definire ciò che si vuole raggiungere, in termini di obiettivi
  • Quando: calendarizzare i contenuti del Piano Editoriale Digitale è alla base di una Social Media Strategy, assieme al tempo di raggiungimento degli obiettivi prefissati
  • Dove: se vi sono dei luoghi rilevanti da raggiungere o da coinvolgere, ciò dipende dal tipo di progetto
  • Quale: individuare ostacoli, difficoltà, punti deboli
  • Perché: quali motivi spingono la scelta un tipo di contenuto, quali motivi vi sono dietro la pianificazione di un PED, quali motivi muovono la vostra Social Media Strategy nella sua interezza

Un obiettivo deve essere “Misurabile”. Ogni step della Social Media Strategy deve avere metriche di riferimento per essere “quantificata”, e di conseguenza poter individuare eventuali miglioramenti da attuare. Queste, ad esempio, possono essere i dati insights delle vostre pagine social di riferimento.

Un obiettivo deve essere “Realizzabile”. Ogni azione intrapresa nella Social Media Strategy, in visione degli obiettivi da attuare deve essere fattibile e raggiungibile. Ciò si basa sulle risorse a disposizione e sugli strumenti a disposizione del team.

Un obiettivo deve essere “Rilevante”. Un obiettivo deve essere fattibile in termini sia di costo che di opportunità, ovvero di benefici effettivi che può apportare al business aziendale. Tale pertinenza deve essere integrabile con il contesto dell’obiettivo di business e dell’intera strategia di marketing che l’azienda sta adottando.

Un obiettivo deve essereTemporizzabile”. E’ essenziale darsi delle scadenze, non solo in termini di calendarizzazione del proprio piano editoriale digitale. Un’azione di Social Media Strategy ha anche delle scadenze proprio dettate dagli obiettivi da raggiungere. Alcuni di essi richiedono mesi, altri anche un anno. L’importante, come già accennato in precedenza, è avere la possibilità di poter misurare i risultato intermedi ottenuti, valutarli in maniera assoluta e relativamente all’obiettivo prefissato, ed avere la capacità di poter intervenire con azione correttive, sfruttando i vari feedback a disposizione.

Brand Identity: l’immagine è tutto

Una volta esaminato, grazie all’analisi di benchmark, il mercato o la nicchia specifica concorrenziale nella quale si andrà ad operare, viene lo step successivo: quello dell’immagine social. Ogni azienda, realtà imprenditoriale e commerciale, ha una propria mission, un proprio fine. In questo senso, è essenziale comprendere al meglio questo aspetto per “tradurlo” in ottica social media. Che sia Facebook, Instagram o LinkedIn ciò che conta è l’immagine (intesa in senso visivo, concettuale ma anche emozionale). L’immagine deve quindi essere capace di “riassumere” ma soprattutto “trasmettere” l’identità del “brand” e trasportarla sui profili di riferimento. Sia chiaro: non si tratta di un “semplice” logo o di una foto profilo di qualità. L’immagine identitaria di un brand riguarda sia la parte estetica che comunicativa.

Noi di Ingematic crediamo che l’ascolto del cliente debba prevalere su tutto. Solo in questo modo, infatti, è possibile conoscerne mission e vision, comprenderne le necessità, gli intenti ed i propositi. Parlare di brand identity, per noi, vuol dire anche questo. Una volta “catturata” l’identità aziendale è possibile passare allo step successivo, che riguarda in senso stretto la comunicazione: come trasmettere il proprio messaggio ai potenziali e futuri clienti?

Social Strategy: come comunicare al meglio

Quanti social conosciamo? Sicuramente tutti: Facebook, Instagram, LinkedIn, Twitter. Ai loro esordi, sembravano identici fra loro. Postare un link, pubblicare una foto e un video può sembrare un procedimento uguale per tutti i social eppure non è più così. Come ogni canale di comunicazione, infatti, anche i social si sono evoluti in base ai loro utenti di riferimento. Facciamo qualche esempio. Per mostrare dei tutorial di “trucco” i canali più indicati saranno Instagram stories e le storie di Snapchat. Se invece esiste la necessità di assistere i clienti, un social più immediato come Twitter, Facebook con la sua messaggistica magari integrata sul sito ecommerce, o meglio un canale Whatsapp business risultano gli strumenti più indicati.

Facebook, nel tempo, è divenuto un social di news e informazioni (con utenti più maturi); Instagram ha allargato il campo delle foto, abilitando anche la funzione dello shopping online; LinkedIn ha perfezionato la sua natura da semplice “curriculum virtuale”, aprendo la via ai video e alle dirette live; Twitter noto il social network istantaneo per eccellenza, dove per catturare l’attenzione, hai pochissimo tempo (e spazio) per esprimerti. Come potete vedere, ogni social ha ormai un pubblico di riferimento ed un proprio codice comunicativo. In questo senso, crediamo che ogni social debba essere utilizzato al meglio per i nostri clienti, affinché possano trasmettere un messaggio al meglio delle potenzialità del mezzo.

Facebook Marketing Strategy

Dal momento della sua creazione, Facebook ha subìto diverse evoluzioni. Creato da Mark Zuckerberg con l’intento di connettere gli studenti universitari americani, è divenuto con il tempo un vero e proprio prodotto di business.
Oggi, il social dalla “F” blu è ormai una vetrina informativa. L’allerta pandemica del Covid-19 ha accelerato, infatti, diversi processi. Primo fra tutti, quello della qualità dell’informazione.
Facebook, infatti, da appena un anno ha creato un nuovo algoritmo che calcola la fonte e la qualità delle notizie. In piena pandemia, inoltre, sul social è stata creata una sezione apposita nella quale segnalare notizie e informazioni proprio riguardo il Coronavirus. In questo modo, gli utenti possono sia premiare contenuti meritevoli che penalizzare le informazioni fuorvianti.

Se molti fra voi si stanno già chiedendo la pertinenza fra “qualità di informazione” e aziende, la risposta è a qualche “algoritmo” più in là. Da qui a breve, Facebook si trasformerà in un vero e proprio centro di informazioni, non solo giornalistico.
L’attuale newsfeed è divenuta ormai una dashboard quasi totalmente informativa. Grazie alla massiva presenza di siti web e blog di riferimento, le aziende possono veicolare i loro contenuti informativi (servizi offerti, informazioni) tramite le loro pagine di riferimento. Importanti anche i gruppi che possono risultare una buona opportunità per creare connessioni col proprio pubblico di riferimento.
Certo, Facebook continuerà ad essere utilizzato anche nel senso canonico e tradizionale: foto, post e video. Ma è bene, al tempo stesso, essere pronti a quello che verrà.

Facebook: dal Newsfeed allo Shopping

Il secondo aspetto in via di evoluzione è Facebook Shopping. L’allerta pandemica ha accelerato anche questo processo. La digitalizzazione è ormai essenziale ed imprescindibile.
Ogni azienda ha ora la possibilità di catalogare i propri prodotti e metterli a disposizione degli utenti. Essenziale, in questo senso, è che siano prodotti “fisici” e non servizi erogati/offerti dal professionista o dall’attività di riferimento. Giunti a questo punto, ci si chiede: come utilizzare strategicamente Facebook in ottica di Social Media Strategy, durante la pianificazione del piano editoriale digitale? La risposta non è univoca per tutti, ma la struttura del social impone di avere accortezze. Il pubblico di Facebook è ormai maturo. Pertanto, il linguaggio comunicazionale dovrà essere indirizzato a utenti consapevoli e ben consci della loro presenza sulla piattaforma. Contenuti, prodotti e servizi, dovranno avere una struttura comunicativa orientata in questo senso.

Instagram feed griglia template - blog Ingematic - social media

Instagram Marketing Strategy

Quando si parla di social e della loro evoluzione, non si può non fare riferimento anche ad Instagram, il social nato per le foto e i contenuti principalmente visual. I cambiamenti, infatti, sono stati rapidi e radicali dal momento dell’acquisizione da parte di Facebook. In poco tempo, Mark Zuckerberg ha cambiato il modo di comunicare con gli utenti all’interno della piattaforma. Dalle storie, fino ai più recenti “Reels” (short video che fanno l’occhiolino a TikTok), il social di photo sharing è ormai divenuto un mezzo di comunicazione differente anche da Facebook.

Cosa significa in ottica di Social Media Strategy?

Se sei un’azienda, o libero professionista, è bene che tu sappia che Instagram può essere utilizzato differentemente proprio in virtù del suo approccio comunicativo. Instagram, infatti, è ormai un social che mostra il “dietro le quinte” di un’attività. Gli utenti sono difatti più curiosi e motivati di conoscere e sapere quali sono i volti che si nascondono dietro un profilo aziendale. L’elemento visual, le fotografie, i video brevi, sono elementi che performano bene su questo social e che bene si prestano a questa prospettiva della comunicazione aziendale. Questo aspetto, mina l’immagine di un’azienda? Assolutamente no. Noi siamo del parere che questo social può essere utilizzato anche per rafforzare la brand identity.
Come abbiamo detto in precedenza, cambiare approccio comunicativo è il segreto per sfruttare al meglio una piattaforma con il fine di ottimizzare il rendimento dell’attività di social media marketing.

Da non sottovalutare, inoltre, è l’integrazione dello shopping di Facebook. Anche su Instagram è ormai possibile mostrare e vendere i propri prodotti commerciali, purché siano “fisici”.
In un contesto mediatico in cui l’impatto visivo è tutto, differentemente da Facebook, Instagram offre la possibilità di mostrare un elemento in tutte le sue sfaccettature (sempre visto nell’ottica di osservare un elemento da differenti punti di vista, come in uno backstage). Anche in questo caso, non esiste una soluzione univoca per tutti soprattutto in considerazione dell’utenza giovane che popola la piattaforma. Ogni settore ha il suo approccio mediatico in questo senso, e noi di Ingematic siamo pronti a “tagliare su misura” l’abito social per ogni cliente.

LinkdeIn, il Social delle Professioni

Dopo aver discusso di Facebook ed Instagram, è giunto il momento di parlare di LinkedIn, una rete professionale ideale per un pubblico B2B. Similmente a quanto successo agli altri social, anche per LinkedIn vale la regola dell’evoluzione. Benché in maniera graduale e meno d’impatto sul cambiamento, LinkedIn ha introdotto diverse novità. Nato come semplice “social curriculare” con il fine di unire gli utenti con il mondo del lavoro, questo social è ormai il più maturo rispetto agli altri concorrenti. Sia a causa della sua natura comunicativa, sia per il target dell’utenza di riferimento.

Oggi LinkedIn può vantare l’introduzione di elementi multimediali, come i video e le dirette, oltre ai canonici post e foto. Inutile dire come LinkedIn sia “l’abito elegante” dei social aziendali. Avere un profilo ben curato è importante, ma ciò dipende dalla propria azienda ed attività di riferimento. Proprio per questo, si indica l’utilizzo di LinkedIn basandoci sulla tipologia del cliente e sul messaggio da veicolare, sempre nell’ottica di una buona strategia di social media marketing.

Abbiamo fin qui discusso sui social maggiormente utilizzati. E’ bene però considerare che si possano utilizzare altri social media altrettanto presenti ed importanti. Non sono infatti da escludere, ad esempio, YouTube, Pinterest e Twitter.

Broadcasting one-to-one

Altri sistemi di messaggistica, invece, come WhatsApp e Telegram possono essere utilizzati per comunicare con i propri clienti in modalità one-to-one, al fine di instaurare una comunicazione più specializzata e “dedicata”. Ciò può dipendere, chiaramente, dalle esigenze di ogni singolo cliente.

Avere cura della Community

Uno degli obiettivi principali quando attuiamo una strategia social, è quello di riuscire ad instaurare relazioni col pubblico target, intercettando nuovi clienti e mantenendo quelli effettivi, in maniera genuina e spontanea, per poi fidelizzarli creando un legame duraturo. Quando si parla di social, in ottica di Social Media Strategy, è quindi inevitabile non pensare alla community che è importante riuscire a creare attorno al proprio profilo Instagram o alla pagina Facebook aziendale.

E’ bene chiarire come la comunicazione sia essenziale al fine di fidelizzare il proprio pubblico di riferimento. Come è stato già definito, ogni pubblico necessita di attenzioni differenti, per cui è importante dedicare tempo a comprenderne caratteristiche e bisogni. Ciò denota anche una differente strategia comunicativa da attuare, dai contenuti, all’uso delle parole giuste, del giusto livello tecnico o di approfondimento, fino al giusto tono di voce, così da riuscire a trasmettere in modo corretto ed efficace il messaggio del proprio brand. Questi elementi, come già detto, vanno adattati e differenziati da social a social, nonostante tutto, alcune regole principali devono essere applicate in tutte le community.

Anzitutto è bene partecipare alle conversazioni, sui proprio canali social, nella sezione commenti del blog aziendale (se presente), ma anche su tutti gli altri canali, inclusi i forum e i gruppi di discussione, dove sappiamo essere presente il nostro pubblico target. L’interazione è importante, in termini di engagement, per questo è bene avere cura dei propri follower. I social oggi offrono diverse modalità di interazione, come ad esempio le “reactions” di Facebook e di Instagram.
E’ bene, oltretutto, rispondere direttamente a loro intervenendo nel merito di domande o discussioni che potrebbero instaurarsi fra gli utenti. Inoltre, l’evoluzione di Facebook ha visto l’introduzione della risposta automatica nel momento in cui un utente contatta privatamente il profilo social di un’azienda.

Social Media Automation

Le chat bot, ad esempio, sono utili per rispondere in maniera automatizzata a quesiti principali ed essenziali che possano riferirsi ad un prodotto o un servizio. Se a volte può bastare l’intervento automatizzato, in altre è essenziale che vi sia un intervento diretto affinché si possa interloquire con l’utente e comprendere al meglio le sue necessità. Non è un caso, infatti, se Facebook valuta positivamente o negativamente il “tasso di risposta” di una pagina in base al tempo di reazione. Per questo è importante la risposta automatica, poiché può far guadagnare il tempo necessario prima dell’intervento dell’amministratore o del Social Media Manager che ne gestisce il profilo.

Audit Iniziale e Ottimizzazione dei Canali Social

Definiti i canali social da utilizzare per la comunicazione aziendale e il tipo di comunicazione da implementare, il primo step è sempre quello di effettuare un Audit iniziale di quanto già esistente (se l’azienda cliente possiede già dei canali social attivi) oppure si costruiscono nuovi profili. In entrambi i casi la prima operazione da svolgere è l’ottimizzazione dei profili, seguendo semplici passaggi:

  • Compilazione di tutti i campi informativi del profilo;
  • Fornire quante più informazioni possibili e dettagliate per meglio descrivere l’azienda;
  • Specificare gli elementi di contatto;
  • Scegliere keywords che siano pertinenti al tipo di azienda e di business svolto;
  • Utilizzare le dimensioni dei media adatte al tipo di canale e al tipo di servizio specifico;
  • Mantenere una comunicazione coerente su tutti i canali coinvolti.

Social Copywriting: creare contenuti di qualità

Una volta effettuato il benchmark e identificato quali social sono più idonei per la strategia di Social Media Marketing, in un piano editoriale digitale è essenziale comprendere “come” esprimere un messaggio.
In ottica social non esiste solo il testo. Un messaggio può essere tradotto in diversi codici. Se il testo rappresenta quello più ovvio e comune, i codici comunicativi dei social vertono più sulla multimedialità.
Foto e video, infatti, sono l’espressione più idonea in questo senso. Nell’attuare la propria strategia, quindi, è importante comprendere quali contenuti creare ed in quale formato.

Normalmente, l’unione di foto e video è la via più congeniale ma anche in questo caso le regole possono cambiare in base alle esigenze comunicative dei clienti. Invece, una regola che dovrebbe valere per tutti è quella della qualità dei contenuti. In un mondo in cui tutti gli utenti hanno ormai raggiunto un alto grado di confidenza con i social, è importante aver cura sia dei propri clienti che dei “lettori” che fruiranno dei contenuti. Seguendo questa regola, siamo certi che è importante creare contenuti che siano più indirizzati verso la qualità che la quantità. Spesso, infatti, è bene pubblicare un contenuto che sia ben costruito piuttosto che crearne tanti ma di scarsa qualità e soprattutto senza obiettivi prefissati.

Visual e Copy: i due lati della medaglia di “qualità”

Seguendo la via qualitativa, la creazione dei contenuti per un buon social media marketing ha due lati: una parte copy (testo) ed una parte visual (immagine/video).
In quest’ottica, quindi, è essenziale che la parte copy e visual siano ovviamente pertinenti al messaggio che si intende veicolare. In più devono essere di ottima qualità, trattando argomenti ai quali il pubblico di riferimento sia realmente interessato.
Possiamo parlare di una vera e propria “ottimizzazione dei contenuti“. Pertanto, se un testo deve trattare i giusti argomenti, essere chiaro, ben scritto, d’effetto e capace di incuriosire e intrigare, un’immagine (o un video) deve essere di alta definizione e soprattutto “bella” da vedere e capace di catturare immediatamente l’attenzione dell’utente.

Nei social media, la fruizione dei contenuti è dunque un elemento importante. Proprio per questo gli utenti devono essere motivati a visualizzare un post (sia esso in formato video o fotografico).

L’ottimizzazione del copy & visual, unito all’utilizzo di tecniche di storytelling efficaci e innovative, consentono di raggiungere tassi di coinvolgimento  più elevati, maggiore interazione con i contenuti, più follower, e quindi maggiori lead. In questo modo, si può aumentare l’engagement dando motivo non solo di interagire con i contenuti ma anche di iniziare un processo di “fidelizzazione“. Quest’ultimo, iniziando con il classico “follow” della pagina di riferimento, potrebbe terminare con l’acquisto di un prodotto o di un servizio.

Importanza del Video Live

Da tenere presente quanto importante sia diventato l’elemento video in particolare il video live (ad esempio le dirette live di facebook), capace da solo di veicolare gran parte del traffico social, e con tendenza in ulteriore aumento. L’istantaneità che caratterizza gli elementi “live”, consente all’azienda di entrare in contatto con gli utenti in manera autentica, dando ad esempio all’utente la possibilità di poter porre delle domande all’azienda, e a quest’ultima di poter mostrare un volto aziendale, importante nel ridurre la distanza ed aumentare la fiducia. In base a statistiche Facebook, un video live aumenta per 6 volte l’interazione con gli utenti.

Una buona strategia affiancherà alle dirette video, la presentazione di video registrati precedentemente, ma comunque capaci di suscitare l’attenzione sin dai primi secondi, con elementi sempre originali e capace di suscitare interesse e intrattenere gli utenti.

Calendarizzare i Contenuti

Giunti a questo punto, in ottica di una strategia di SMM è bene calendarizzare i contenuti. Individuati i social di riferimento, trovato il modo per veicolare il messaggio, creato il contenuto e essenziale “fissarlo” su un calendario.
Un piano editoriale digitale di qualità, infatti, è basato su date specifiche in cui pubblicare un contenuto piuttosto che un altro. Avere delle date prefissate è utile per diversi motivi. Anzitutto per il team che gestisce i contenuti di una specifica pagina o di un profilo, ma anche per attuare una strategia di pubblicazione volta alla fidelizzazione con il proprio pubblico. In questo caso, non si tiene conto soltanto dei famosi algoritmi che veicolano e indirizzano contenuti e tendenze, ma anche del proprio target.

Grazie ai dati insights di Facebook e Instagram, infatti, è possibile comprendere come gli utenti hanno “reagito” con un contenuto: se hanno visualizzato ed in che ora, se hanno interagito/aperto il post linkato, ma soprattutto in quali giorni ed in quali ore sono più attivi.
Grazie a questi dati, infatti, è possibile scegliere il giorno della settimana e l’ora in cui un contenuto può e deve essere pubblicato.
Per questo avere un calendario è importante: con scadenze programmatiche predisposte si ottimizza ulteriormente la propria strategia di Social Media Marketing.

Social Advertising: Organic e Paid

Discutendo di Social Media Marketing e di piano editoriale digitale, abbiamo affrontato il tema della creazione dei contenuti e della calendarizzazione degli stessi. Giunti a questo punto della nostra analisi, è importante aprire una parentesi su quello che riguarda la pubblicazione in “organico” dei contenuti e quella, invece, a “pagamento”.

Pubblicazione Organica

In ambito social, si intende per pubblicazione organica tutti quei contenuti che non prevedono un costo per la loro presenza sui social (Facebook e Instagram in primis).
Sfruttando la funzionalità gratuita dei social, è bene quindi massimizzare la qualità dei contenuti. Quest’ultimi devono pertanto essere pensati per la propria community di riferimento e, come tali, devono essere pertinenti.
Ogni social, in questo senso, utilizzerà il proprio algoritmo per “calcolare” la qualità di ciò che viene pubblicato.

E’ l’algoritmo, infatti, che determina il buon posizionamento di un post nella newsfeed, ad esempio, di Facebook. Il social assegna, quindi, un livello di ranking calcolato in base al tema, alla pertinenza ed alla qualità, quest’ultima intesa anche in termini di originalità del contenuto, con attenzione all’elemento grafico. La creazione dei contenuti organici, infine, si basa sulla capacità creativa del team social oltre che sul grado di coinvolgimento calcolato in base all’engagement. Pertanto, la pubblicazione in organico è da intendersi qualora si vogliano ottenere dei risultati nel lungo periodo. In virtù di questo, i risultati giungeranno con meno rapidità.
Al tempo stesso, però, avrete una audience più “genuina”, poiché sarà una community realmente interessata a ciò che viene pubblicato.

Pubblicazione a Pagamento

Quando si costruisce la propria strategia in ambito di Social Media Strategy, non si può però prescindere dalle campagne sponsorizzate, ovvero la promozione dei contenuti. Il social media advertising, infatti, può risultare più efficace ed efficiente rispetto all’organico per diversi motivi. Anzitutto, quando si vogliono effettuare delle vere e proprie campagne promozionali. Basti pensare, ad esempio, al profilo Facebook o Instagram di un negozio di abbigliamento. Se si dovessero promuovere dei prodotti presenti su Facebook Shopping, ad esempio in un periodo circoscritto come quello del Black Friday, la pubblicazione dei contenuti in organico non sarebbe sufficiente.

Per raggiungere il pubblico esterno alla pagina di riferimento, infatti, una campagna advertising è essenziale. In tempi brevi si può raggiungere un pubblico molto più numeroso. Per farlo, ovviamente, è importante conoscere il segmento del pubblico target. Targetizzando l’audience, infatti, si possono coinvolgere nuovi utenti con campagne mirate. A questo proposito il marketer per costruire il segmento di pubblico da intercettare, deve avere ben chiare le motivazioni del proprio pubblico target, deve conoscerne le caratteristiche demografiche, i gusti, le preferenze, gli interessi ed i bisogni, contestualizzandoli anche al momento temporale. Migliore sarà il processo di ottimizzazione delle campagne, maggiore sarà il ROI delle stesse.

Un altro motivo per ricorrere al social advertising è, inoltre, per accrescere la propria brand awareness. Ad esempio, una campagna sponsorizzata su Facebook e Instagram, può risultare utile nel primo momento di avvio della propria attività sui social. Ricorrere ai contenuti paid, può contribuire ad ampliare il proprio pubblico e, pertanto, la community.

Cosa Scegliere fra Organico e Paid?

La migliore risposta è: entrambi.
Difatti, è impossibile pensare una strategia di Social Media Marketing sia senza campagne sponsorizzate che senza pubblicazioni organiche.
Le due scelte non si escludono, ma si completano. La scelta può dipendere dagli obiettivi prefissati e dalle necessità di cui si ha bisogno anche in termini di orizzonte temporale fissato per il raggiungimento degli obiettivi stessi.

Restare Aggiornati

Le piattaforme social e i relativi algoritmi di ranking sono in continuo aggiornamento. Spesso le variazioni vengono fatte senza preavviso da parte dei canali ufficiali. Diventa pertanto importante restare aggiornati e soprattutto sperimentare continuamente per individuare l’approccio migliore, basandosi sempre sui dati e la misurazione degli stessi.

I trend attuali, come abbiamo già accennato in precedenza, sono i contenuti video, in particolare le dirette video performano meglio e la tendenza sotto questo aspetto è in crescita. Su Instagram le storie rappresentano un elemento di successo per la strategia, anche per la comunicazione su profili aziendali, diventando delle buone opportunità per aumentare la visibilità. Siamo nell’era degli influencer, la strategia di social marketing quindi, dovrà prendere in considerazione anche la selezione di portavoce autorevoli.

Analisi dei Dati

Ultimo passo per un piano digitale editoriale è rivolto alla lettura e all’analisi dei dati. Per ogni strategia di marketing, la fase il monitoraggio continuo delle azioni in corso e dei risultati intermedi rappresenta un elemento che non deve mai mancare. Testare l’andamento delle campagne, possiamo capire rapidamente eventuali problemi, individuare quali sono state le strategie vincenti e quali invece necessitano di un cambio di pubblicazione, definendo e mettendo in campo le azioni correttive necessarie. In alcuni casi potrebbe essere necessario anche dover rivedere la strategia iniziale.

Per una buona azione di Social Media Marketing, infatti, è dunque essenziale analizzare dettagliatamente le informazioni di pagine e profili social. Facebook e Instagram, grazie all’apposita Suite Creator Studio, garantisce dati Insights essenziali per comprendere il proprio pubblico ed il target di riferimento. Grazie ad essi, è possibile comprendere il livello di engagement dei contenuti pubblicati, le “abitudini” di fruizione (quindi le ore in cui gli utenti sono maggiormente più attivi), le caratteristiche anagrafiche del pubblico (suddivisi per età e genere).

Un altro elemento importante da non sottovalutare, è la capacità di valutare l’impatto della strategia social sul target scelto come riferimento, chiedendo un feedback diretto. Questo possiamo farlo tramite l’elemento sondaggio, che risulta immediato, ma anche sfruttando una newsletter di riscontro nei confronti dei follower, per meglio definirne le esigenze e quindi intervenire sui contenuti che si andranno ad offrire.

Report per il Cliente

Basandoci sui dati fondamentali raccolti, “tradurre” quest’ultimi in un report è fondamentale per poter mostrare il lavoro svolto ed i risultati ottenuti al cliente, in maniera trasparente, semplice ed efficace. L’approccio di Ingematic nei confronti del Cliente è sempre basato su un contatto diretto e periodico, perché siamo convenienti che l’analisi degli insights dei canali social e la misurazione degli indici KPI selezionati, deve sempre completarsi con un feedback diretto col nostro cliente. Questo perché è il cliente che riceve il feedback diretto dal suo pubblico target, ad esempio tramite il punto vendita fisico piuttosto che tramite l’assistenza clienti, pertanto le sue impressioni rappresentano un ulteriore dato concreto che non deve mai essere trascurato.

Certo un approccio di questo tipo, ovvero “a 4 mani col nostro cliente” richiede molto più impegno in termini di disponibilità da parte della nostra agenzia e del nostro team, ma siamo certi che sia l’unico approccio vincente che ci porta, con immenso piacere e orgoglio, a condividere il successo raggiunto assieme ai nostri clienti.

La Social Media Strategy secondo Ingematic

Abbiamo visto come la Social Media Strategy sia realmente un insieme di strumenti che, se veicolati al meglio, possono davvero dare ottimi risultati. Nella loro struttura, le strategie da adottare sono molteplici. Proprio per questo elaborare un piano editoriale efficace, scegliere il social istituzionale che rappresenti un’azienda, veicolare un messaggio con un ottimo contenuto, è un processo delicato che richiede il giusto tempo.  Siamo consapevoli, in questo senso, che tutto questo prevede un lavoro ben strutturato al fine di “tagliare su misura” una strategia di social media marketing che si adatti perfettamente ad ogni tipologia di cliente. Fra i nostri principali obiettivi vi è infatti quello di creare e rafforzare la notorietà di un azienda.

Crediamo che trasmettere fiducia e familiarità verso i propri clienti sia il primo passo da compiere in ottica del “consideration set” aziendale. Avere una positiva brand image si traduce in riconoscibilità. Distinguersi dagli altri competitor del settore, oltre a posizionare il proprio brand sul mercato, significa aver individuato il proprio pubblico target ed aver comunicato efficacemente con loro. Rendere riconoscibile un’attività commerciale o un’azienda significa darle una rilevanza identitaria anche all’interno dei social.

Obiettivo: dare visibilità all’azienda rafforzando il brand

Grazie ad una strategia perfetta, la Social Media Strategy può realmente fidelizzare i clienti. Migliorare, affinare ed aumentare il legame ed il coinvolgimento con la community accresce la “customer loyalty“. L’engagement è solo il primo passo mirato da compiere in questo senso. Infatti, se una community manifesta l’interesse di “frequentare” il profilo o la pagina social di un’azienda in modo continuativo, vuol dire che la strategia di Social Media Strategy attuata è sicuramente vincente e volta alla creazione di buoni e giusti contenuti. Grazie a quest’operazione comunicativa, si migliora il livello di fiducia e di reputazione online di un’azienda.

L’online reputation, infatti, si costruisce gradualmente attraverso un percorso evolutivo costante. Interagire, generare engagement, adottare la giusta strategia di social marketing hanno fra i gli obiettivi finali proprio questo: aumentare il livello di conoscenza dei clienti. I “customer insights“, infatti, ci permettono di leggere con attenzione quali sono le esigenze e le preferenze dei nostri clienti. Segmentare il pubblico, infatti, è anche questo: comprendere il target per elaborare nuove strategie per la Social Media Strategy. Per questo, la pianificazione è importante affinché le azioni mirate ed efficaci portino dei risultati sul medio e lungo periodo.

Tutto questo richiede ovviamente un impegno costante e continuativo.
Il fine ultimo di Ingematic è questo: far crescere i propri clienti crescendo assieme a loro.

Fonti:  Digital report 2020 di wearesocial.com


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